Nel 2050 il mondo dovrà sostenere circa nove miliardi di persone. Ciò richiederà un aumento della produzione alimentare di circa il 70%. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico mette ulteriormente a dura prova le nostre risorse naturali, in continuo esaurimento, aumentando la vulnerabilità del settore agricolo, il quale dipende fortemente dalle risorse. La sostenibilità della produzione alimentare mondiale dipenderà in futuro dalla nostra capacità di innovare e di diventare molto più resistenti al clima ed ai vari cambiamenti.

 

È fondamentale fare in modo che gli innovatori, gli investitori e le aziende si concentrino sulle sfide più urgenti dell’agricoltura, generando mezzi di sussistenza inclusivi lungo la catena del valore agroalimentare ed adottando pratiche sostenibili. Questa è una straordinaria opportunità da non perdere.

 

Le sfide del settore agricolo

 

L’agricoltura mondiale si trova ad affrontare una serie di sfide sostanziali, alcune delle quali sono esistenziali.

 

La sfida principale è il cambiamento climatico, che minaccia la desertificazione, con conseguente aumento della salinità, delle infestazioni di insetti e di animali, delle inondazioni (oltre che della siccità). Questi impatti sottrarranno alcune aree alla coltivazione in un momento in cui si prevede che la popolazione globale aumenterà dagli attuali 7,2 miliardi di persone a 9,7 miliardi nel 2050.

 

Il settore agricolo nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi meno sviluppati è una fonte di occupazione e di sostentamento per la maggior parte della popolazione. Inoltre il settore ha un importante potenziale per lo sviluppo economico di questi Paesi.

 

I vari stati non sono riusciti a garantire né un reddito sicuro ai piccoli agricoltori nè la sicurezza alimentare a livello nazionale e familiare. Per affrontare queste sfide è necessaria una significativa innovazione agricola sostenibile che deve tener conto dei seguenti fattori:

 

  1. più della metà della popolazione mondiale vive oggi nelle città. Mentre prendiamo in considerazione fonti di cibo alternative e spostiamo il nostro sistema di produzione verso la sostenibilità, dobbiamo ripensare la produzione alimentare nelle città.

 

  1. oltre il 75% dell’agricoltura mondiale dipende dalle precipitazioni. Il cambiamento climatico e i suoi effetti hanno avuto un impatto enorme sulla produzione, incidendo sulla sicurezza alimentare e sui mezzi di sussistenza.

 

  1. l’allevamento rappresenta la sicurezza alimentare ed il sostentamento di quasi 1,3 miliardi di persone. Ma è anche il sottosettore agricolo più dannoso per l’ambiente, in quanto è il maggior utilizzatore di terra e di risorse d’acqua dolce, oltre che un importante emettitore di gas serra. L’acquacoltura, invece, con le sue specifiche innovazioni legate ai mangimi per pesci e all’approvvigionamento di acqua dolce, fornisce quasi il 50% del pesce alimentare su scala mondiale.

 

L’importanza dell’innovazione nel settore agricolo

 

Il processo di innovazione del settore agricolo, già avviato e sostenuto dai fondi dedicati alla Transizione Ecologica nell’ambito del PNRR, riceve un forte impulso da nuovi metodi di coltivazione e produzione che rispondono all’urgenza della sostenibilità.

 

L’aumento della produttività delle aziende agricole, ottenuto grazie a tecniche innovative, contribuisce alla ripresa economica ed al contempo tutela l’ambiente e le risorse naturali, ottimizzando gli sprechi, in un circolo virtuoso che garantisce la salute del Pianeta e dei suoi abitanti.

 

Gli investimenti per l’applicazione delle tecnologie 4.0 all’intera filiera agroalimentare (la Missione 2C1 del PNRR italiano ha stanziato 59,47 miliardi di euro per la Rivoluzione Verde e la Transizione Ecologica, di cui 5,27 miliardi di euro per l’Economia Circolare e l’Agricoltura Sostenibile) hanno l’obiettivo di utilizzare in modo efficiente le risorse naturali idriche ed alimentari e di migliorare l’intero settore produttivo in un’ottica di sostenibilità ambientale.

 

I risparmi generati dalla modernizzazione dei sistemi di coltivazione, produzione e stoccaggio, nonché il raggiungimento di un’economia circolare, aumentano la competitività delle aziende del settore.

 

La crescente consapevolezza della necessità di un cambiamento radicale nel settore dell’agricoltura ha portato alla creazione ecosistemi di start up composti da incubatori ed acceleratori, sostenitori, investitori istituzionali ed investitori aziendali. Una rete a sostegno del settore che può trarre i maggiori benefici dall’innovazione tecnologica.

 

Il livello di eccellenza delle start-up italiane dovrebbe essere esportato in tutto il mondo. Da qui la necessità di creare interazioni tra stakeholder ed investitori. Altre realtà riguardano i “Consorzi di ricerca”, che uniscono il lavoro di istituti di ricerca, dipartimenti universitari ed aziende per favorire la collaborazione tra scienza ed industria.

 

Le moderne tecnologie in agricoltura hanno il potenziale per affrontare le sfide dell’irrigazione dei campi, della zootecnica e della tutela dell’ambiente, della riduzione delle emissioni e dell’ottimizzazione delle risorse idriche.

 

L’innovazione e l’agricoltura 4.0

 

Le tecnologie agricole entrano nella filiera agrifood con soluzioni che aumentano la competitività dell’intero settore e che migliorano qualità e tracciabilità del Made in Italy alimentare. Sono già 133 le soluzioni tecnologiche per la tracciabilità presenti sul mercato italiano ed il 44% delle aziende agricole innovative che le hanno adottate ha migliorato efficienza ed efficacia, riducendo tempi e costi.

 

Le innovazioni agricole 4.0 sono orientate soprattutto all’agricoltura di precisione con l’applicazione di software agronomici e, in misura minore, all’agricoltura interconnessa, il cosiddetto Internet of Farming.

 

La crescente offerta tecnologica spinge quindi il mercato dell’agricoltura 4.0 verso una rapida e continua espansione, tanto che nel 2018 il settore ha raggiunto un valore tra i 370 e i 430 milioni di euro con un incremento del 270% in un solo anno, pari a circa il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo, un mercato generato da oltre 110 aziende agricole innovative fornitrici, tra player affermati e startup.